I carabinieri di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 35 presunti affiliati del clan La Torre-Boccolato, accusati di associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, traffico di sostanze stupefacenti, usura e riciclaggio internazionale. Tutti i reati sono aggravati dal metodo mafioso. Dei 35 destinatari di custodia cautelare, 10 erano già detenuti e a 5 il gip ha riconosciuto il beneficio dei domiciliari.
Nel 2008 sono iniziate le indagini con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno fatto venire alla luce un rapporto continuo tra due gruppi di persone riconducibili ai clan La Torre di Mondragone e gli Esposito di Sessa Aurunca. I carabinieri hanno scoperto che alcuni riuscivano a gestire le attività criminali anche se rinchiusi in carcere e riuscivano a far arrivare la droga dietro le sbarre con la complicità del personale penitenziario di vigilanza. Un agente è stato arrestato mentre altre guardie sono indagate.
Tra i 35 destinatari di misura cautelare c’è anche un cancelliere della Corte di Cassazione arrestato per riciclaggio internazionale. L’uomo era legato a esponenti di spicco della cosca di Mondragone, La Torre, e gestiva le operazioni di riciclaggio attraverso un pastificio realizzato in Costa d’Avorio. Il cancelliere è ora ai domiciliari.
L’operazione eseguita nelle prime ore di oggi dai Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta guidati dal Maggiore Alfonso Pannone ha avuto la direzione dei Magistrati della DDA di Napoli Proc. Colangelo Giovanni, Proc. Agg. Greco Francesco e dott.ri Maresca Catello, Sirignano Cesare, Conso Giovanni e Giordano Maurizio.