Negli scorsi giorni il Bitcoin, famosa moneta virtuale, ha superato il valore di 1200 dollari. Il prezzo, registrato da Mt. Gox, una delle maggiori piazze online dedite alla compravendita della moneta, è destinato ancora a crescere: a metà novembre 2013 aveva già superato i 600 dollari dopo la fiducia sulla valuta virtuale data dai rappresentanti del governo americano.
Ma cos’è esattamente il Bitcoin? Inventata da un collettivo che si fa genericamente chiamare Satoshi Nakamoto, è una “semplice” moneta virtuale la cui peculiarità principale sta nel totale anonimato delle transazioni. Il sistema infatti non si appoggia su un unico ente, bensì sfrutta il protocollo peer-to-peer in cui le informazioni, criptate asimmetricamente, passano da utente a utente in modo da rendere completamente impossibile per qualsiasi autorità governativa la manipolazione del valore o la generazione di un’eventuale inflazione causata dall’ingente scambio di denaro fisico in Bitcoin, inflazione pressochè impossibile grazie alla soglia massima di rilascio mondiale della moneta pari a 21 milioni di Bitcoins (sino ad oggi ne sono stati erogati circa la metà).
L’anonimato conferitogli ha però portato parecchi problemi a causa del deep web: per chi non lo conoscesse, si tratta quasi di un internet parallelo a quello conosciuto, accessibile solo sotto proxy e con specifiche metodologie, in cui sono presenti store virtuali di tutti i tipi, anche se tendenzialmente illegali, che spaziano dalla pedopornografia alla vendita di armi e droghe. Nonostante ciò, la recente chiusura di Silk Road ha portato un notevole incremento del valore alla moneta.
Tanti gli elogi quante le critiche. Nonostante la descrizione sembri rappresentare la valuta perfetta, il Bitcoin è una moneta in rischio costante, anche se attualmente in continua crescita: a tal proposito, una famosa storia riguarda un ragazzo norvegese di 19 anni il quale, dopo aver investito 19 dollari quattro anni fa per una ricerca universitaria, è riuscito ad acquistare la propria casa grazie al raggiungimento delle stratosferiche quote. Ma proprio queste ultime sono tra i principali problemi della moneta: se a settembre un Bitcoin valeva 140 dollari, subendo una crescita durante la prima metà dell’anno a 240 dollari, dopo qualche tempo è caduto nuovamente ad 80 dollari.
La Cina rappresenta il 62% dei volumi globali legati a Bitcoin: “In Cina c’è una cultura diffusa sull’uso di valute digitali e quindi non sorprese che il Paese abbia accolto velocemente i Bircoin” questa la dichiarazione di Patrick Murck, fondatore di Bitcoin Foundation, in seguito al sorpasso di BTC China su Mt. Gox.
Se siete intrepidi e volete investire (no, non riuscirete ad acquistare una casa con 19 dollari), dovrete in primis scaricare e creare il vostro portafogli virtuale, MultiBit, dopodichè potete procedere con lo scambio Euro – Bitcoin o attuando il mining, un processo che vi “cede” (pochissimi) Bitcoins come ricompensa per essere un peer e quindi un aiutante per il circolo della moneta. Fate però attenzione, una volta creato il vostro portafoglio virtuale, viene assegnato un indirizzo specifico, il bitcoin address (generalmente simili a codici come questo: 31uEbMgunupShBVTewXjtqbBv5MndwfXhb) che non bisogna perdere per nessuna ragione in quanto smarrirlo equivale a perdere il proprio portafoglio nella vita reale.
La somiglianza col denaro fisico è infatti notevole, nessun Bitcoin può essere riutilizzato perché memorizza al suo interno tutti i proprietari dello stesso, informazioni rese pubbliche e non modificabili, ovviamente.
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VOGLIO ESSERE SINCERO
Nonostante io sia un assertore della sostituibilità del denaro non ci ho capito una beata Bit-Minchia. deughis