Il nuovo protagonista della stagione 2013/2014 del Palermo è arrivato in sordina, proprio all’ultimo giorno di mercato. Senza squilli di tromba è stato presentato alla stampa e per tanti tifosi sarebbe dovuto essere il classico giocatore di contorno. Bravo, senza dubbio, ma impossibile da pronosticare come protagonista.
Andrea Belotti, però, è sempre stato consapevole delle sue potenzialità e ha deciso di rispondere come ha sempre saputo fare: sul campo, con prestazioni in continua crescita.
Fino alla splendida doppietta contro il Novara. Una doppietta da tre punti, dove ha messo in mostra tutto il suo repertorio fatto di scatti, velocità, tecnica e anche quel pizzico di potenza che gli permette di segnare con una gran botta da fuori area o di arrampicarsi lassù, dove nessuno può, per andare a prendere un pallone con un perentorio stacco di testa.
Belotti sta dimostrando di essere un potenziale campionissimo, un giocatore dalle prospettive enormi. Cinque reti in otto partite giocate, spesso scampoli di gara, sono un bottino da punta di razza. Che sa anche entrare subito nei gangli di un match pur non partendo titolare. Iachini lo sa e ne sta sfruttando le caratteristiche ogni volta di più.
Se n’è accorto anche Luigi Di Biagio, il tecnico dell’Under 21, per il quale Belotti è diventato un punto imprescindibile del nuovo corso azzurro.
Adesso non c’è tifoso che non sia orgoglioso del “Gallo”. Non c’è tifoso che non lo voglia sempre in campo, a dispetto della diffidenza, quasi indifferenza, con la quale è stato accolto.
E Belotti raccoglie questi dolcissimi frutti con la modestia che gli è sempre stata propria, figlia di una terra laboriosa come quella da cui proviene. Dove ci si mette a testa bassa a pedalare, perché solo con il grande lavoro si possono ottenere risultati.
Il nuovo idolo del Barbera non gonfia il petto, non fa proclami, al limite scuote un po’ la piccola cresta da galletto nelle caratteristiche esultanze. Ma una cresta immaginaria, composta da quattro dita, ché qui non abitano i gingilli e le acconciature dei coetanei un po’ più estroversi.
E Palermo se lo coccola così, questo ragazzo che compirà vent’anni tra pochi giorni. Sapendo di avere una coppia d’attacco, quella formata da Belotti ed Hernandez, che non ha nulla da invidiare a quelle di squadre da metà classifica di serie A, e consapevoli di assistere allo sboccio di un ragazzo che farà tanto parlare di sé.