È cominciata con seri momenti di tensione con la polizia la manifestazione “No Muos” partita dal Teatro Massimo di Palermo. Una persona è stata fermata. Gli attivisti “No Muos” si sono trovati divisi in piazza: da una parte la ‘Rete No Muos’, protagonista di un corteo in città contro il sistema radar Usa in costruzione a Niscemi; dall’altra, il ‘Movimento No Muos’ che ha indetto una contromanifestazione “per smascherare i finti attivisti di una lotta popolare che non gli appartiene e che ha il volto delle organizzazioni di destra”.
“Il movimento No Muos – scrivono gli attivisti del Movimento – è antifascista, antimafioso, antirazzista, antiomofobo e antimilitarista e le motivazioni che sostengono questo corteo indetto a Palermo sono di certo populiste e strumentali”. Il Movimento “No Muos” ha organizzato un presidio nell’area per contestare la quasi contemporanea manifestazione della “Rete No Muos”, che secondo il Movimento aggregherebbe esponenti di Casapound e Fratelli d’Italia.
Dai due gruppi sono partite reciproche provocazioni e la polizia in assetto antisommossa, per impedire che entrassero in contatto, hanno messo in atto una carica di alleggerimento nei confronti degli attivisti del centri sociali rimuovendo il blocco davanti il Teatro Massimo. Poi gli altri hanno proseguito verso Palazzo dei Normanni. Dure le critiche da entrambi i fronti al governatore: uno degli slogan accusa Rosario Crocetta di avere “venduto la Sicilia agli Usa”, mentre altri parlano di “vergognosa retromarcia”.
Una persona è stata fermata per accertamenti, riferisce la Questura, a seguito degli scontri tra i due gruppi. “Gli estremisti di sinistra – accusa la Rete No Muos – hanno lanciato pietre e bombe carte verso il corteo scontrandosi con la polizia, posta a tutela del corteo. Mentre noi scendiamo in piazza pacificamente i centri sociali scatenano assurde violenze”.
In piazza sono presenti molti poliziotti, schierati davanti al cinema Rouge et Noire, dove Matteo Renzi ha organizzato un incontro con i propri sostenitori, in vista delle primarie Pd dell’8 dicembre.