“Il comune di Palermo si costituirà parte civile nel procedimento dell’Amia sulla bancarotta fraudolenta, a gennaio”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in conferenza stampa a Palermo rispondendo ai cronisti che chiedevano un commento sulla sentenza della corte di Appello di Palermo che ha assolto nel processo per falso in bilancio gli ex vertici della società, oggi fallita, che gestiva il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo, condannati in primo grado.
“La cosa scandalosa – ha aggiunto – è stata che il sindaco di allora non abbia fatto la denuncia per falso in bilancio, nonostante noi l’avessimo chiesto, a carico di Galioto”.
Duro poi l’attacco del primo cittadino ai danni del suo predecessore. “L’assoluzione per prescrizione – ha detto Orlando – è figlia del comportamento del non sindaco che ha occupato Palazzo delle Aquile in quegli anni, che si è comportato come un privato proprietario di azienda privata e non come il rappresentante di un ente pubblico proprietario al 100% di un’azienda in cui gli illeciti sono stati compiuti dagli amministratori che lui stesso aveva nominato. Questa mancata azione a tutela dell’ente pubblico e dei suoi interessi finanziari è stata da tanti censurata come in violazione di legge e conflitto di interessi”. “Di tutto quanto avvenuto dentro e attorno Amia fino a pochi mesi fa ho interessato tanto il ministro dello Sviluppo economico quanto la Procura”, ha concluso Orlando.