La giunta regionale, su proposta del direttore generale della Protezione Civile, ha approvato la dichiarazione di stato di calamità per i comuni etnei colpiti dalla eruzione di cenere vulcanica.
Nel Catanese, i comuni coinvolti sono quelli di Adrano, Biancavilla, Castiglione di Sicilia, Calatabiano, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Mascali, Milo, Sant’Alfio. Per quanto riguarda invece la provincia di Messina: Castelmola, Giardini Naxos, Letojanni e Taormina.
La dichiarazione si è resa necessaria per i “rischi alla salute umana che ci creano per l’emissione di ceneri nonché rischi per la circolazione sia veicolare che pedonale, intasamento tombini e caditoie, per le attività produttive, per gli insediamenti industriali, agricoli e turistici, per la necessita di eliminare l’intasamento delle vie di circolazione e per quanto necessario a eliminare ogni pericolo derivante dal fenomeno”.