La Nia, agenzia nazionale d’investigazione indiana, è stata incaricata di seguire l’indagine sulla morte di due pescatori del Kerala nell’incidente che vede coinvolti due fucilieri della marina italiana, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
La Nia avrebbe chiesto nel suo rapporto che i militari italiani vengano giudicati in base ad una legge approvata nel 2002 dal paese orientale e che prevede la pena di morte.
Secondo la stampa indiana, l’agenzia d’investigazione avrebbe inviato il suo rapporto al ministero degli Affari esteri e al ministero degli Interni indiano lunedì sera. La speranza per i fucilieri di marina italiani, Latorre e Girone, è che venga mantenuta l’assicurazione fatta dal capo della diplomazia indiana Salman Khurshid che non sarebbero stati condannati alla pena di morte.
Il ministro Bonino però esclude subito l’ipotesi che i due militari italiani possano essere condannati a morte: l’ipotesi “è già stata smentita” .