Forza Italia incontra Napolitano al Quirinale e chiede le dimissioni di Enrico Letta. Lo conferma lo stesso Renato Brunetta, capogruppo alla Camera della rinata formazione: “Abbiamo chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e cioè che il presidente del Consiglio, dopo l’uscita dalla maggioranza di Forza Italia, che ricordiamo era il partner più importante della maggioranza di governo, si presenti dimissionario alle Camere dopo un ovvio e doveroso passaggio presso il presidente della Repubblica”.
Dal canto suo Napolitano ha chiarito che senza dubbio ci sarà “un passaggio parlamentare che segni la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ricevuto la fiducia sulla legge di stabilità”. Non è dato sapere quando questo accadrà. Per conoscere le forme e i tempi di questo passaggio bisognerà attendere la consultazione tra Napolitano e Letta.
La delegazione di Forza Italia salita al Colle era formata dai due capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, dai vicepresidenti di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Simone Baldelli, dai presidenti di Commissioni, già ministri, Nitto Palma, Altero Matteoli, Giancarlo Galan, Elio Vito e dai vice presidenti vicari dei gruppi, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini.
Successivamente è stata diffusa una nota del partito nella quale si legge come la formazione politica guidata da Silvio Berlusconi abbia manifestato “al presidente della Repubblica la necessità di un’apertura formale della crisi di governo”. Per Forza Italia “il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi è stato l’atto finale di un percorso viziato da gravissime forzature procedurali e regolamentari nella Giunta delle elezioni di Palazzo Madama, e in particolare – si legge ancora – dall’aberrante decisione della Giunta per il regolamento di procedere con una votazione sulla decadenza a scrutinio palese”.
Viene puntato il dito anche contro il presidente del Senato, Pietro Grasso, colpevole, a detta dei parlamentari di Forza Italia, di “comportamenti inaccettabili messi in atto durante la seduta che ha votato la decadenza del senatore Berlusconi, comportamenti che hanno evidenziato inaudite forzature delle quali è stato informato il capo dello Stato. Per gli esponenti di Forza Italia il contesto che si è realizzato non può essere archiviato con la fiducia ottenuta al Senato dal governo sulla legge di stabilità. Un voto su un singolo provvedimento, seppur importante, non può bastare a decretare la fine di una grande coalizione e la nascita di qualcosa che con quel progetto politico non ha nulla a che vedere”, conclude la nota.