La Guardia di finanza di Trento, nell’ambito dell’operazione “Scuola sicura”, ha sequestrato 140mila pastelli ritenuti pericolosi per la salute, provenienti dalla Cina. I colori, destinati a bambini in età pre-scolare, sono stati trovati in 800 punti vendita di tutta Italia.
Le analisi chimiche hanno svelato la tossicità dei pastelli: sulla superficie esterna è stata trovata una sostanza che causerebbe deficit mentali e fisici, in particolare per lo sviluppo dell’apparato riproduttivo, e provocare danni seri e permanenti agli organi interni come fegato, reni e polmoni, e anche effetti cancerogeni. La parte esterna infatti sarebbe intrisa di ftalati di tipo DEHP per un valore 3 volte superiore a quello consentito.
Il titolare della società che ha importato il prodotto dalla Cina è stato denunciato per il reato previsto dall’articolo 31 del decreto legislativo numero 54 del 2011, che, nel campo della sicurezza dei giocattoli, prevede l’arresto fino ad un anno.
Le Fiamme gialle hanno trovato questi prodotti in diversi supermercati del Trentino, migliaia di pastelli cinesi privi del marchio CE per la sicurezza, reclamizzati anche sui volantini promozionali dei punti vendita.
I finanzieri hanno risalito l’intera filiera distributiva sino all’importatore e primo distributore, una nota e regolare società emiliana, che li aveva acquistati da un fornitore cinese, per poi procedere ai sequestri su tutto il territorio nazionale. Individuato anche un container in arrivo via mare dalla Cina, intercettato al porto di La Spezia e seguito sino all’interporto doganale di Bologna.
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