Viene già definita la “Cometa del Secolo”, eppure non si sa ancora se riusciremo mai a vederla: si chiama Ison ed è stata scoperta il 21 settembre 2012 da Artyom-Kislovodsk e Vitaly Nevsky quando si trovava ancora a circa 600 milioni di chilometri dal Sole.
E sarà lo stesso Sole a decidere le sue sorti, in quanto potrebbe non resistere al calore sprigionato. Un countdown continuo per la comunità scientifica che giorno 28 novembre, in concomitanza col perielio, potrà sapere con certezza se riusciremo mai ad ammirare questa meraviglia dello spazio.
“Quando si troverà immersa nella corona solare, la cometa raggiungerà il massimo riscaldamento e le sostanze volatili intrappolate al suo interno diventeranno dei gas che eserciteranno una pressione fortissima che potrebbe portare alla distruzione parziale o totale della cometa”, queste le parole di Paolo Molaro, astrofisico dell’Osservatorio Inaf di Trieste.
Se la cometa dovesse “sopravvivere”, tutti potranno godere del suo meraviglioso spettacolo e della sua scia luminosa, anche ad occhi nudi e con la luce del sole.