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Estorsioni ai danni di alcuni imprenditori|Fermati 5 esponenti dei Longobardi-Baneduce

I carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli a carico di 5 elementi di spicco del clan Longobardi-Baneduce per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Nel corso delle indagini, i militari dell’Arma hanno accertato che il gruppo, attivo nella zona puteolana, da anni costringeva alcuni imprenditori a pagare il ‘pizzo’, con versamenti di denaro tre volte l’anno.

Le misure cautelari sono state notificate in carcere a tutti gli indagati. Sono scattai i provvedimenti per i boss Gaetano Beneduce e Gennaro Longobardi, a capo dell’organizzazione dominante nella zona di Pozzuoli, e per tre loro fedelissimi, Francesco Di Costanzo, Giacomo Russolillo e Vincenzo Caiazzo. Gli imprenditori, vessati del clan da più di dieci anni, operano nel settore dell’installazione di piscine e nella meccanica, e pagavano una tangente alla cosca almeno tre volte l’anno.

Le indagini sono partite da un documento sequestrato nel 2010 durante un blitz nel quale fu arrestato il reggente della famiglia Pagliuca, che riportava un elenco di vittime del ‘pizzo’ tra i quali figuravano due degli imprenditori che sono vittime in questa operazione della direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Redazione

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