“Consentire l’abitabilità dei seminterrati è un’azione criminale, soprattutto in zone a rischio esondazione”. È la considerazione fatta da Franco Gabrielli, capo della protezione civile, facendo il punto sull’alluvione in Sardegna nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati, in commissione Ambiente.
Gabrielli ha invitato cittadini e istituzioni a fare “un patto sociale” sui temi della protezione civile “dato che viviamo in un Paese senza alcuna cultura di questo tipo. Per mettere in sicurezza il territorio ci vorranno anni e anni”.
Sugli avvisi di criticità inviati e non diramati, Gabrielli vuole “renderli pubblici il prima possibile, in quanto non tutte le Regioni fanno quello che dovrebbero fare in seguito agli avvisi che diramiamo”. Su quello della Sardegna in particolare “era scritto che vi era una possibile perdita di vite umane”. La polemica è nata anche per il fatto che siano stati diramati di domenica e utilizzando il fax. gabrielli ha una spiegazione anche per questo: “Per noi la domenica è un giorno come un altro. Per quanto riguarda invece il mezzo utilizzato, cioè il fax, vorrei evidenziare che è l’unico che dà una ricevuta certa. E poi il fax è sempre preceduto da telefonate”.
Intanto l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Angela Nonnis, ha reso nota una prima stima sui danni causati dall’alluvione, nel corso di un incontro con il mondo imprenditoriale sardo a Tramatza, in provincia di Oristano. Quasi cento milioni di euro di danni alle infrastrutture così suddivisi: 71 milioni nella provincia di Nuoro, 14 milioni in provincia di Olbia-Tempio, 8 milioni nella provincia di Cagliari e 2,5 milioni in provincia di Oristano per un totale di 95,5 milioni.