È arrivata la conferma dell’amicizia e di un ulteriore salto di qualità nei rapporti tra Italia e Russia, al centro del vertice intergovernativo in corso a Trieste, tra il premier, il presidente Vladimir Putin, e una ventina di ministri. In programma al summit la firma di 21 accordi commerciali e sette intese bilaterali. Sulla legge di stabilità Letta ha dichiarato da Trieste che “andrà tutto bene”, riferendosi all’ipotesi di caduta del Governo.
“Questo governo è in carica da meno di 7 mesi e aver riannodato subito il filo del lavoro comune tra i nostri due governi, con questo vertice, lo ascrivo ai risultati positivi”. Sostiene ancora Letta che, nella conferenza stampa finale alla fine dell’incontro dice “grazie a Putin per aver immediatamente accettato appena ho formulato la proposta di riprendere i lavori di vertice che erano fermi da Mosca nel 2010”.
Il premier precisa allora che “la disponibilità immediata manifestata dal Presidente Putin, con un così qualificato incontro quanto a presenza di ministri e rappresentanti del mondo dell’economia, dimostra il successo la e disponibilità, l’amicizia e la voglia di cooperare insieme”.
Il vertice di Trieste segna la seconda tappa della visita in Italia di Putin, che lunedì in Vaticano ha incontrato Papa Francesco, ed è stato poi ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano e poi ha avuto una cena con Silvio Berlusconi. Intanto l’ex premier e il Cremlino hanno smentito le voci circolate sui media secondo cui Putin sarebbe pronto ad offrire al Cavaliere un salvacondotto diplomatico a causa dei suoi problemi giudiziari.
Il Cavaliere nel pomeriggio aveva riferito che in merito alla sua decadenza Putin si era mostrato “incredulo, allibito e scandalizzato”. Il leader russo, interpellato sul tema in conferenza stampa, ha risposto: “Ha fatto molto per i rapporti tra Italia e Russia, che si sono rafforzati nel corso degli anni. Non voglio esprimere alcun giudizio, né alcuna valutazione in merito”.
Poi è stata la volta di Letta: “Da parte mia è giusto non aggiungere altre parole su una situazione che si conferma non semplice. Mi limito a dire che l’Italia è un Paese che ha un drammatico bisogno di crescere e il rapporto con la Russia può darci sviluppo e posti di lavoro in settori strategici. Ma c’è bisogno che in Italia non ci sia una situazione politicamente caotica”.
In agenda la creazione di un fondo da un miliardo di euro tra la Cassa e depositi e prestiti italiana e il Fondo russo per gli investimenti diretti che potrà investire nei due Paesi
La riunione ha anche una valenza politica in vista della presidenza di turno italiana dell’Ue e Mosca quella del G8. Superati “stereotipi e timori che ancora gettano un’ombra su nostri rapporti”, sostiene Letta. L’Italia punta infatti a rafforzare una collaborazione giudicata essenziale.
Putin è arrivato insieme a una delegazione di 11 ministri, impegnati nei colloqui con i nove colleghi italiani. Il vertice italo-russo, il primo dal 2010, e’ anche l’occasione per sottoscrivere una serie di intese commerciali per il rilancio delle partnership. Sul fronte energia, l’Eni ha firmato due accordi con Rosneft, uno con Novatek e un accordo con il centro per l’innovazione di Skolkovo. Letta ha individuato nella metallurgia, aeronautica e industria spaziale gli altri campi di possibile collaborazione tra i due Paesi e ha auspicato un miglior accesso al mercato russo per le piccole e medie imprese italiane.