Con l’approvazione della legge sull’acquisto di servizi dalle società partecipate, che riguarda in particolare la Sas, l’Ars ha salvato il posto di lavoro a circa duemila persone. Il testo, approvato con 39 voti a favore, un contrario e 23 astenuti, è stato modificato con un emendamento e un sub emendamento del governo che hanno ridotto gli impegni di spesa del 20% ed hanno modificato il periodo di riferimento, che va dal 1 gennaio al 30 aprile 2014 (il testo originario prevedeva il biennio 2014-2015). Il ddl destina al pagamento dei servizi resi dalla Sas 19,178 milioni, 15,413 mln per i servizi in favore dell’amministrazione regionale o di altri enti regionali consorziati e 4,535 mln per il finanziamento da parte della Regione di una quota non superiore al 62,30% del costo dei servizi resi in favore degli enti del settore sanitario.
Intervenendo in aula, il deputato Filippo Panarello (Pd) ha affermato: “Le modifiche hanno raccolto le richieste del Parlamento di fare una discussione approfondita in sede di bilancio sulle partecipate, la loro funzione e l’impegno che la Regione ci vuole mettere”. Per il resto – ha aggiunto – approvare il ddl era un atto dovuto, senza un intervento la conseguenza per i lavoratori sarebbe stata drammatica, aggiungendo disagio sociale a una situazione già complicata”.
È tornato, invece, in commissione Bilancio, perché le forze politiche non hanno trovato l’intesa, il disegno di legge che prevede il pagamento di circa un miliardo di euro di debiti contratti dalla Regione con le imprese. Il disegno di legge del governo è stato illustrato dall’assessore all’Economia Luca Bianchi ma è stato contestato dalla stessa maggioranza. “Mi chiedo perché sia successo – dice Bianchi. – Secondo me è un errore che la commissione Bilancio continui a rinviare l’approvazione di un disegno di legge che ha contenuti di emergenza e darebbe una boccata di ossigeno alle imprese”.
Il Pdl ha proposto che il contenuto del ddl governativo sia inserito nella legge Finanziaria, e non trattato con una norma a parte, quella per l’appunto al vaglio della commissione. La proposta e’ stata appoggiata da diversi deputati della maggioranza. “Gran parte di questi soldi, circa 650 milioni – ha detto Marco Falcone (Pdl) – andrà a coprire i debiti con le imprese farmaceutiche, di cui molte nemmeno sul territorio siciliano, che il governo venga prima a dirci quali sono le misure anti crisi prese nel provvedimento”.
E a proposito di Finanziaria, l’assessore Bianchi sta cercando di scongiurare l’ennesimo esercizio provvisorio: “Credo ci siano i tempi per approvare la Finanziaria entro l’anno”.
Alla commissione Affari istituzionali è iniziato invece l’iter per l’esame dei disegni di legge sui Liberi consorzi e sulle città metropolitane. Al momento i testi depositati sono 18, tre dei quali a firma del governo Crocetta (Liberi consorzi, trasferimento di funzioni e città metropolitane), con l’esecutivo che ha fatto sapere in commissione di essere pronto a presentarne un quarto che dovrebbe integrare i precedenti o modificarli. Il presidente della commissione, Antonello Cracolici (Pd), ha presentato un ddl a sua firma, che contempla sia norme sui Liberi consorzi sia sulle città metropolitane. La commissione dovrà “decidere quale testo base sarà preso in esame – afferma Cracolici sapendo che è una riforma importantissima, sulla quale sarà necessaria una larga condivisione, a cominciare dai territori e dagli amministratori”.