“Siamo vite a tempo, lasciateci curare”: la manifestazione pro metodo Stamina che ha avuto vita stamattina nella capitale, davanti la Camera dei deputati, ha bloccato il traffico tra Montecitorio e Palazzo Chigi e ha sconvolto per la violenza del messaggio lanciato dai malati in attesa di cure che vedevano nel metodo Stamina una via di uscita.
I manifestanti hanno versato il loro sangue su alcune foto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
“Assassini, vergogna Lorenzin stai mandando a morte questi malati”, la frase urlata dal megafono mentre Sandro Biviano e Roberto Meloni, assistiti da alcuni volontari, hanno fatto defluire il sangue attraverso il tubicino di una flebo direttamente sulle foto. La protesta choc arriva al culmine di una giornata all’insegna della lotta contro il governo Letta e la decisione di bloccare il metodo Stamina.
La manifestazione è stata organizzata dal Movimento Vite Sospese, che ha srotolato un immenso striscione per terra davanti Montecitorio con la scritta “Sì a Stamina”. La frase più utilizzata però è “Lasciateci curare”, scritta su cartelloni e striscioni. Il fondatore della Stamina Foundation Davide Vannoni era presente insieme ai malati nel presidio di Montecitorio, con la famosa tenda blu montata mesi fa ora piantata sul suolo romano.
“Io come gli altri, siamo vite a tempo – ha detto Sandro Biviano – se devo dare il mio corpo lo do, tornerò a Lipari dentro una bara ma non ci andrò senza una risposta”. I manifestanti chiedono un decreto urgente perché tutti i malati che lo richiedono possano accedere al metodo Stamina come cura compassionevole: la protesta si è interrotta quando è arrivata la proposta di un incontro a Palazzo Chigi, dove il ministro Lorenzin aveva inviato i rappresentati di Aifa, Cnt, Iss e ministero della Salute.
Ma l’incontro nella sede del governo è saltato: a Piazza Montecitorio adesso è caos, con la sede della Camera sbarrata e un cordone di sicurezza ad arginare i dimostranti. Gli organizzatori del sit-in promettono blocchi stradali in tutta la città. Vannoni fa sapere che il “prefetto sta cercando di farci avere un incotro con il ministero della Salute: stiamo aspettando una telefonata dal ministero”.
Intanto uno degli organizzatori del presidio davanti a Montecitorio fa sapere ad Adnkronos: “Ci giunge notizia che la polizia sta caricando i malati e i manifestanti che stanno bloccando via del Corso”.
