Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato un sit-in a Termini Imerese per rilanciare la vertenza dei metalmeccanici dello stabilimento Fiat e dell’indotto. L’iniziativa è stata organizzata a poche ore dal secondo anniversario dell’ultimo giorno di lavoro, il 24 novembre del 2011. E incombe l’incubo licenziamento. Il Mise non ha ancora convocato Regioni, comuni e provincia per rinnovare l’accordo di programma in scadenza a fine anno. Resta in piedi l’incertezza sulla cassa integrazione in deroga.
Il segretario provinciale Uil Vincenzo Comella ha affermato: “In questa vertenza il peggio deve ancora arrivare e quindi non possiamo pensare di fare da soli la battaglia ma unire le forze con chi ha voglia di spendersi per questa causa, gruppi politici e non”. Secondo Comella, “e’ opportuno ognuno per la propria parte, sindacale e politica, richiedere un urgente incontro al presidente del Consiglio perche’ ha questo punto e’ necessaria un’assunzione di responsabilità, prima della Fiat che ha provocato la tragedia termitana e poi da parte del governo che avallato o subito i diktat della Fiat”.
(foto d’archivio)