“Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni”. Non sono andate giù a Giorgio Napolitano le parole di Silvio Berlusconi, che aveva invocato di un “motu proprio” del capo dello Stato nei confronti della condanna dell’ex premier.
Ma il leader del centrodestra non ci sta e dai microfoni di Radio 1 Rai, dove è intervenuto alla trasmissione “Prima di tutto”. “Non vedo come si possa chiamare in modo diverso da colpo di Stato, quello che sta succedento ad opera della sinistra in Parlamento” ha ribadito Berlusconi, che se la prende, in particolare con la sinistra, rea, a suo dire di aver agito “partendo da una sentenza politica, che ho definito criminale, e che punta a sottrarre al centrodestra il leader capace di vincere le elezioni, spianando la strada alla conquista definitiva del potere da parte della sinistra. Quindi io credo che la realtà valga su tutto, prevalga su qualunque opinione ed espressione”.
Poi, su Guglielmo Epifani, che ha dichiarato l’intenzione del Partito democratico di votare per la decadenza: “Dovrà vergognarsi finché campa di aver commesso un atto indegno, vista che la decadenza si basa su una sentenza che non sta nè in cielo nè in terra, grida vendetta davanti a Dio e agli uomini”.
Un pensiero, infine, per l’ex delfino, Angelino Alfano e il suo Nuovo Centrodestra, che non voterà la decadenza, ma non scenderà in piazza per la grande manifestazione organizzata dai falchi. “Hanno sempre dichiarato che avrebbero preso le mie difese come se fossero ancora dentro il nostro movimento politico, vedremo come si comporteranno e tutti potranno giudicare”.