L’assemblea dei lavoratori dell’azienda dei trasporti di Genoca ha approvato l’accordo raggiunto nella notte tra venerdì e sabato. Si apre quindi la possibilità di vedere una soluzione grazie all’intesa sottoscritta tra il Comune di Genova, la Regione Liguria, l’azienda di trasporto pubblico Amt e le organizzazioni sindacali. La prima conseguenza sarà, ovviamente, la ripresa dei servizi.
All’uscita dall’assemblea ci sono stati momenti di tensione tra i lavoratori favorevoli e quelli sfavorevoli. L’aria di grande tensione aumenta, una busta con un proiettile che conteneva un messaggio di minacce indirizzata al presidente di Amt, ma è stata intercettata al centro smistmento postale dell’aeroporto di Genova. Nella lettera si legge “Tagliamo te e tutti i supermanager saluti anche a B. e M. ladro”. L’assemblea dei lavoratori attraverso una nota ufficiale si è dissociata dalla lettera.
Dopo i quattro giorni di proteste, le parole al vetriolo di Beppe Grillo, la solidarietà dei colleghi romani, una Genova bloccata dallo sciopero dei dipendenti del trasporto pubblico locale, arriva nella notte l’accordo sulla vertenza che ha scatenato il caos.
Il comune di Genova, la Regione Liguria, l’azienda di trasporto pubblico locale di Genova e le organizzazioni sindacali sono riuscite a trovare una soluzione che verrà votata sabato mattina. Se tutto andrà bene, già dal pomeriggio gli autobus torneranno a circolare per Genova.
Il sindaco Marco Doria ha subito messo le mani avanti, assicurando che “il Comune di Genova non vuole e non privatizza Amt. È falso dire il contrario”. L’unica cosa a cui si deve puntare è l’equilibrio dei conti: “Abbiamo il dovere di salvarla”, ha spiegato il sindaco.
La bozza dovrebbe prevedere l’impegno del comune a versare entro il prossimo anno più di 4 milioni di euro, senza però sconvolgimenti negli stipendi e negli orari dei dipendenti. La Regione Liguria invece renderà operativa la nuova legge regionale sul trasporto pubblico locale entro la fine del 2014.
Il sindaco Doria ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Tursi per illustra i dettagli della bozza di accordo, i lavoratori invece si riuniranno nella Sala Chiamata del Porto per l’approvazione.