Sicilia OpenGov, l’associazione presieduta dall’ex assessore, Gaetano Armao, ci va giù pesante con il governo regionale. Dopo aver riscontrato, infatti, “gravi ritardi e l’insufficienza della Regione siciliana nell’applicazione della legge anticorruzione e della sua normativa attuativa”, si è appellata all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione.
Risale al 18 novembre l’esposto presentato dall’associazione, che fa capo al ministero della Pubblica Amministrazione. La richiesta? Il commissariamento della Regione. “Le istituzioni siciliane, a partire dalla Regione – dice Armao – si trovano in una situazione di illegalità diffusa, violando le regole sulla trasparenza totale e la normativa anticorruzione. Il ministro D’Alia, che ha giustamente messo l’acceleratore su questi temi, dopo l’intervento dell’Anac, non mancherà di intervenire”.
Da parte sua, l’Anac, fa sapere di aver preso atto della richiesta di Sicilia OpenGov e di averla sottoposta all’attenzione del ministro.