Esito positivo per l’Italia dopo il “test” passato in Eurogruppo dove il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha presentato la legge di stabilità e le misure parallele varate complessivamente. I 17 riuniti hanno esaminato preventivamente le bozze di bilancio dei vari Paesi e hanno dato il loro ok. “Abbiamo superato questo ulteriore test – ha spiegato Saccomanni – nell’ambito di procedure più severe di coordinamento delle politiche fiscali. Inoltre hanno pienamente capito che abbiamo già pianificato le misure aggiuntive e che non sono una cosa che abbiamo fatto perché ce l’hanno ordinata loro”.
Per Saccomanni si tratta di un “risultato estremamente positivo in quanto è stato esplicitamente riconosciuto il fatto che il governo italiano sta portando avanti le misure che non fanno parte del bilancio, come le privatizzazioni, la spending review: processi paralleli”. Il ministro ha concluso spiegando che “L’unica cosa che può impedire all’Italia di tornare a crescere già alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo è l’incertezza politica”.
In precedenza, interpellato al momento del suo arrivo alla sede del Consiglio europeo a Bruxeles, Saccomanni aveva annunciato che “la legge di stabilità non verrà modificata e che è il livello del debito pubblico a rendere difficile il lavoro del governo. Non è colpa della valutazione di Rehn”.