Blufi ha perso il suo “angelo”. La cittadina madonita è da ieri sotto shock dopo l’omicidio di Giuseppina Gertrude Jacona, 79 anni, la proprietaria della farmacia di Corso Italia. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei suoi funerali che deve ancora essere deciso. Intanto, il paese sta organizzando una fiaccolata.
La donna era amata da tutti in paese. Non si era mai sposata, non aveva figli, era originaria di Carini ma si era trasferita a Blufi da quasi mezzo secolo. Era un riferimento per chiunque avesse bisogno, regalava farmaci a chi non poteva permetterselo.
Da tempo era stata presa di mira dal suo assassino. Lei ne aveva paura: le chiedeva continuamente soldi, ogni volta con maggiore violenza e aggressione. Tempo fa si era rivolta anche ai carabinieri. Ma ieri sera, Angelo Porcello, 50 anni, nonostante avrebbe dovuto essere a casa, costretto al regime degli arresti domiciliari, è andato di nuovo in farmacia. Questa volta portando con sé un coltello. L’uomo, tra l’altro, scontava la sua pena nell’abitazione a soli cinquanta metri in linea d’aria dalla farmacia della donna.
I carabinieri di Petralia, insieme ai tanti testimoni, hanno ricostruito la dinamica dell’omicidio. Intorno alle 18 una donna era andata in farmacia ma Giuseppina Jacona non aveva il resto. Così la cliente era uscita per scambiare i soldi in qualche negozio nei paraggi. Al ritorno, ha trovato la porta della farmacia chiusa e ha notato il corpo della vittima riverso per terra.
Subito è scattato l’allarme. Il primo ad essere preso dai militari è stato Gandolpo Giampapa, 18 anni, residente a Polizzi, che ha dichiarato di essere stato coinvolto senza essere a conoscenza delle reali intenzioni dell’assassino, Angelo Porcello, che è stato trovato nella sua abitazione in pigiama, come se non fosse successo nulla. Gandolfo, fidanzato della nipote di Porcello, avrebbe fatto da palo.
I carabinieri hanno recuperato anche la somma che Porcello ha rubato: 3.700 euro.