Riabilitavano debitori morosi, che ancora erano in condizioni di insolvenza, utilizzando false attestazioni presentate ai presidenti del Tribunale e della Camera di commercio di Messina.
A scoprirlo sono stati i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura, che al termine di un’indagine coordinata dal sostituto Fabrizio Monaco hanno notificato un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari a Nicola Tornese, 55 anni, e Salvatore Scavello, 57 anni, accusati di falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, in concorso con i debitori protestati che sono indagati a piede libero.
L’indagine è iniziata dopo la denuncia di una commerciante, che segnalava la riabilitazione di un suo debitore nonostante non avesse saldato i 3.260 euro di un titolo andato in protesto.