Non solo a Palermo, ma anche a Catania gli studenti delle scuole superiori stanno dando del filo da torcere a docenti e autorità: i ragazzi protestano per il proprio diritto all’istruzione e contro il governo Letta. Nel capoluogo già sei licei sono stati occupati, nella città etnea adesso gli studenti hanno preso il controllo del liceo classico Nicola Spedalieri.
Non solo occupazioni, ma anche proteste per strada: il coordinamento Studenti medi Palermo ha organizzato un corteo per venerdì 29 novembre. “Invitiamo ancora una volta tutti gli studenti di tutte le scuole a unirsi alle proteste delle prime sei scuole che hanno occupato”, affermano i ragazzi in una nota “Il diritto all’istruzione ci viene negato attraverso una scuola sempre più invischiata nelle logiche di profitto e mercato, l’aumento del costo dei libri, i tagli al settore dell’istruzione che i governi negli ultimi trent’anni hanno portato avanti, una scarsissima manutenzione degli edifici scolastici”.
Il corteo partirà da tutte le scuole occupare e autogestite di Palermo per poi congiungersi con gli altri studenti a Piazza Verdi e “invadere la città”. Gli studenti medi spinge le proteste contro “il clima di profonda crisi economico-finanziaria che si respira ormai da tempo e alle politiche di austerity”.
Oltre le ideologie però, ci sono anche le strutture scolastiche che cadono addosso ai ragazzi. Un problema che non può essere ignorato dalle amministrazioni comunali e nazionali. Oggi a Palermo i vigili del fuoco sono intervenuti in due scuole su segnalazione: nella prima, una scuola elementare Lambruschini in via Minzoni, hanno fatto crollare il tetto pericolate di una classe. Nella seconda, la Giovanna Pascoli di via Zisa, i pompieri hanno fatto un sopralluogo dopo la chiamata di alcuni genitori.
Domani mattina in piazza Politeama a Palermo si sono dati appuntamento gli studenti per una manifestazione, indetta dal coordinamento “Studenti Siciliani”, sull’edilizia scolastica. Il corteo raggiungerà la sede della Provincia.