La maggioranza di Crocetta torna all’attacco | “Rimpasto di giunta a gennaio”

di Maria Teresa Camarda

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La maggioranza di Crocetta torna all’attacco | “Rimpasto di giunta a gennaio”

| giovedì 21 Novembre 2013 - 07:22

Tornano a tremare le fondamenta del Governo Crocetta. È durato soltanto poche settimane, infatti, l’apprezzamento – manifestato con abbracci, sorrisi e comunicati stampa – da parte della maggioranza per la sua giunta. Giusto il tempo di votare compatti contro la mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle e della Lista Musumeci. Giusto il tempo di imporre al presidente della Regione l’iscrizione al gruppo del Pd. Giusto il tempo insomma di tenersi ognuno il proprio posto, con parlamentari regionali saldi e dimissioni degli assessori del Pd rientrate.

Ieri, peró, i primi segni di nuova insoddisfazione nei confronti dell’esecutivo regionale sono arrivati dall’alleato Lino Leanza, fondatore del partito Articolo 4. “A gennaio dovremo fare il punto su uomini e programmi. Il governatore Crocetta sa bene quali sono gli assessori che hanno lavorato e quali no”. Un avvertimento chiaro: noi facciamo parte della maggioranza, noi ti abbiamo dato i numeri per superare la mozione di sfiducia, ci aspettiamo qualcosa in cambio, magari un posto in giunta.

E non sembra diverso il messaggio implicito nelle dichiarazioni del segretario del Pd regionale, Giuseppe Lupo, che, al termine di un vertice di maggioranza con il governatore ha detto che “il pesante clima economico e sociale impone un intervento piu’ robusto per un rafforzamento politico dell’esecutivo”.

Un incontro che doveva servire per fare il punto sulle prossime scadenze da qui alla fine dell’anno. E in particolare sulla riforma delle Province che introdurrà i liberi consorzi di Comuni e le Città metropolitane, per cui ieri il parlamentare Nello Musumeci ha presentato un ddl che di fatto blocca la riforma e chiede di tornare al voto per eleggere nuovi organi rappresentativi per le Province. Il Pd chiede che si vada tempestivamente verso l’elezione degli organi di secondo grado nei consorzi, limitando quindi la durata delle eventuali proroghe dei commissariamenti, o addirittura evitando del tutto le proroghe.

Oltre ai consorzi di Comuni, ci sono i documenti contabili, la proroga dei precari degli Enti locali e l’acqua pubblica tra i temi da affrontare a breve per la Sicilia. Sperando che la Politica lo permetta.

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