Le istituzioni italiane non hanno un buon rapporto con internet e il movimento degli internauti italiani per aiutare la popolazione sarda ne è stata la prova.
La possibilità di comunicare in tempo reale e con chiunque, permetterebbe alle vittime di essere aggiornate sulla situazione generale e di ricevere informazioni utili. E se nel resto del mondo le autorità competenti iniziano ad aderire a progetti come Twitter Alerts, la Protezione Civile italiana, nonostante i 35 mila fan su Facebook ha scritto il suo ultimo post il 6 ottobre del 2009. Ma non è il caso di puntare il dito in situazioni di estrema emergenza come questa, infatti il popolo virtuale ha sopperito alla negligenza “virtuale” delle istituzioni dando un enorme aiuto.
Non a caso nella giornata di ieri, i trend principali su Twitter erano tutti inerenti la Sardegna e il ciclone che sta portando distruzione in tutta la regione: non solo messaggi di cordoglio, anzi, attraverso l’hashtag #AlleraMeteoSAR si è creato un vero e proprio coordinamento non ufficiale, che fornisce informazioni di tutti i tipi, dagli hotel e B&B che offrono alloggio gratuito ai tutorial su come eliminare le password della propria connessione wi-fi per permettere a tutti l’accesso a internet.
Ma si sa, Twitter non ha la stessa diffusione di Facebook, e dall’hashtag si è creata la pagina che in quasi 24 ore conta circa 12 mila fan. Come scrivono gli stessi amminsitratori della pagina in avvertimento ai fan: “Non è un sito istituzionale!”, ma nonostante questo sembra quasi che la pagina stia sostituendo gli stessi siti istituzionali.