Protesta choc dei malati di Sla: | “Se non ci ascoltano, staccheremo i respiratori”

di Redazione

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Protesta choc dei malati di Sla: | “Se non ci ascoltano, staccheremo i respiratori”

| mercoledì 20 Novembre 2013 - 15:09

Protesta choc dei malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) davanti al ministero dell’Economia in via XX settembre a Roma: il segretario del comitato “16 settembre”, Salvatore Usala, ha staccato le batterie del respiratore per protesta contro la legge di Stabilità e ha appena 4 ore di autonomia respiratoria. “Se al Ministero non ci ascolteranno, li staccheremo tutti”, minacciano i manifestanti.

Il sottosegretario all’Economia Paolo Baretta quindi ha fatto sapere che li avrebbe incontrati e la protesta è intanto rientrata e Salvatore Usala e Laura Flamini, rispettivamente segretario e presidente del comitato, hanno riattaccato i respiratori che avevano staccato.

La vicepresidente del Comitato, Mariangela Lamanna, ha elencato le proposte di emendamento alla legge di Stabilità che propongono: la messa a disposizione di 600 milioni di euro per il 2014 e di 700 milioni per il 2015 per il fondo per la non autosufficienza (il 50% del quale vincolato per i malati gravissimi), l’istituzione di un contributo care giver e la possibilità per i disabili di scegliere tra la permanenza nella Rsa e le cure domiciliari.

Alla manifestazione sta partecipando anche Michela Pennacchio, moglie di Raffaele, il medico malato di Sla morto lo scorso 23 ottobre. “Sono qui per prendere il testimone di mio marito – spiega – ci ho pensato a lungo prima di decidere di venire, perché questi luoghi e queste situazioni mi ricordano inevitabilmente lui, ma poi ho pensato che fosse la cosa giusta da fare”.

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