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Il Pd vota compatto ma restano le tensioni | Epifani: “Il governo da oggi è più debole”

“Voterò no per disciplina di partito”. Si è arreso anche Pippo Civati, candidato Pd alle primarie dell’8 dicembre, alla linea che il Partito democratico ha deciso di tenere nella votazione alla Camera dei deputati sulla mozione di sfiducia al Guardasigilli Annamaria Cancellieri. Voto che ha lasciato però qualche strascico polemico, soprattutto tra il segretario Guglielmo Epifani, che non ha rinunciato alle critiche, e il premier Enrico Letta.

“Le diciamo di andare avanti, ma anche che non con le parole ma con i fatti ci sia da parte sua l’impegno con forza a rimuovere una parte di questa critica – ha detto il segretario del Pd. – Ci sono tante cose che non ci hanno convinto da subito. Avrebbe dovuto dire: ‘Naturalmente opererò nel rispetto dei doveri che la mia funzione mi impone’ e non ci sarebbe stata tutta questa discussione. Trovi lei il modo, anche visibile, per consentire a chiunque di poterle fare una telefonata o accedere a una procedura così che chi non ha voce possa farsi ascoltare. E dia una maggiore attenzione nei confronti del tema delle carceri”.

E poi l’affondo sul Governo: “È convinzione unanime che l’Esecutivo sia alle prese con un compito essenziale e difficile”, e ha citato la legge di Stabilità, il rapporto con l’Ue e il prossimo voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi: “Vedo in questo tante tendenze di sgretolamento nel Paese e a livello istituzionale”. “Il Governo da oggi è ancora più debole”, ha concluso il segretario del Pd.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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