Partirà da Catania la strutturazione in Sicilia del partito fondato da Angelino Alfano, Nuovo Centrodestra, che venerdì, alle 17, nel centro fieristico Le Ciminiere si riunirà per illustrare le ragioni dei moderati per l’adesione al movimento nato dalla spaccatura del Pdl.
All’incontro parteciperanno il sottosegretario Giuseppe Castiglione, il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, l’eurodeputato Giovanni La Via, i senatori Pippo Pagano e Salvo Torrisi, il deputato regionale Nino D’Asero, amministratori e consiglieri della provincia di Catania.
“Sono state tantissime le adesioni in Sicilia da parte di amministratori locali, parlamentari, giovani e donne – ha detto il parlamentare regionale Vincenzo Fontana – perché hanno chiaro che il centrodestra in Italia deve spingere a un processo di sburocratizzazione dello Stato e a sbloccare gli investimenti per dare segnali chiari alle piccole, medie e grandi imprese. Il tandem Letta-Alfano oggi dà garanzie nazionali e internazionali di un cambio di volta, hanno credibilità e capacità e hanno le spalle larghe per incidere con azioni che tengono un punto di equilibrio per non smantellare il welfare nella nostra penisola”.
Intanto, dopo i toni pacati tenuti al Consiglio nazionale del Pdl, Berlusconi non risparmia frecciate ai “traditori”: “La minoranza, così si fa in democrazia, ha sempre accettato la volontà della maggioranza. Non questa volta, perché se ne sono andati”.
“I giovani – ha proseguito il leader di Forza Italia, parlando della costruzione del partito – sono diventati persone adulte, qualcuno è diventato vecchietto e quindi c’è bisogno di linfa nuova, di un entusiasmo e di una passione giovane che venga a schierarsi al fianco dei superstiti, per portare avanti questa rivoluzione liberale che noi vogliamo per il Paese”.