Continua la caccia all’uomo. A Parigi la polizia continua a cercare l’uomo che nel pomeriggio di lunedì ha sparato ad un fotografo di Libération e seminato il panico tra i parigini. Il fotoreporter di 23 anni è ricoverato in prognosi riservata, ma è uscito dal coma farmacologico.
Dopo la smentita della polizia della cattura dell’attentatore, gli inquirenti sono riusciti ad identificare il Dna dell’uomo. Gli investigatori, intanto, hanno diffuso una fotografia dell’uomo dalla quale si evince che avrebbe cambiato giacca durante la sua fuga, che continua nonostante le segnalazioni dei cittadini.
La polizia ha ascoltato anche un sacerdote ripreso dal sistema di video sorveglianza della sede del quotidiano Libération proprio nel momento in cui l’attentatore faceva il suo ingresso nell’edificio. “Ho capito solo dopo quanto era successo e ho appreso il dramma di quel giovane a Libération – spiega Christian Aurenche – Effettivamente era una persona molto pericolosa, con un’arma carica, ma non sapevo se avesse intenzione di usarla – conclude il testimone – Quando è passato accanto a me la seconda volta, non so perché, ma non gli ho prestato attenzione”.