Nove partite senza vincere, serie condita da quattro pareggi e cinque sconfitte. Solo cinque le reti realizzate e ben tredici quelle subite. Numeri impietosi, numeri che fotografavano la situazione del Trapani fino a domenica scorsa prima del match vinto contro il Novara.
Una gara partita nel peggiore dei modi, con lo svantaggio iniziale ad opera di Rubino che lasciava presagire l’ennesima domenica amara per i tifosi granata. E invece è stato tutto il contrario con la splendida rimonta firmata da Mancosu e Basso. Protagonista ancora una volta l’attaccante sardo autore di 8 reti, capocannoniere della squadra e unico attaccante capace di fare la differenza tra i granata con il 50 per cento delle reti della squadra da lui realizzate. Fino a questo punto della stagione è stato proprio l’attacco il problema dei ragazzi di Boscaglia. Poca efficacia sotto porta e peso del reparto unicamente sulle spalle di Mancosu.
Djuric, Abate, Gambino, Iunco, tutti sono stati alternati al suo fianco ma nessuno è riuscito a garantire un’efficacia sotto rete tale da trovare una coppia d’attacco stabile. E infatti, nonostante la mole di gioco e le prestazioni in campo tutto sommato buone, sono arrivati tanti pareggi, e anche qualche sconfitta, oggettivamente immeritati. Il problema è sempre stato proprio quello di cercare di concretizzare le tante occasioni da rete create e non sfruttate. Insomma, serve un attaccante capace di fare i gol “stupidi”.
La classifica, con questi tre punti, è tornata un attimo a respirare ma si tratta di un problema da non sottovalutare e da risolvere magari intervenendo sul mercato a gennaio. La salvezza appare ampiamente alla portata dei granata e con un centravanti da doppia cifra una squadra come il Trapani potrebbe ambire a posizioni di centro classifica. Lo dice anche la matematica: nonostante le nove partite senza vittorie la zona play off rimane distante solo cinque punti. E poi, come diceva il buon Eugenio Fascetti, i campionati di serie B si decidono intorno a marzo-aprile.