Sarà consegnato nelle prossime ore al pm Claudio Di Lazzaro il rapporto dei carabinieri di Monreale relativo all’incidente sulla Palermo-Sciacca di mercoledì scorso in cui hanno perso la vita cinque persone. Un momento fondamentale per lo sviluppo delle indagini che potrebbe anche portare all’iscrizione nel registro degli indagati del sopravvissuto Giovanni Titone, che era alla guida di una delle due auto.
Il giorno dopo l’incidente, infatti, era stata ventilata la possibilità che il giovane alla guida fosse sotto effetto di alcol e droghe: voci poi smentite. Ma il magistrato potrebbe chiedere ulteriori analisi e una consulenza per approfondire la vicenda.
Nell’incidente hanno perso la vita cinque persone. La moglie di Titone, Maria Luisa Mergola, 25 anni, la madre di Titone, Rosa Pilo, 51 anni, e il figlio di Titone, Alberto, 2 anni, che viaggiavano su una Ford Focus in direzione di Palermo. Sopravvissuti soltanto Giovanni Titone, ancora in gravi condizioni all’ospedale Villa Sofia di Palermo, e il figlio di 4 anni, Vito, trasportato con un traumi addominale e facciale all’ospedale dei bambini “Di Cristina” di Palermo.
I funerali della famiglia di Menfi si sono svolti ieri, tra la rabbia della gente per una strada che conta troppe vittime.
Nello schianto sono morti anche i due anziani coniugi che si trovavano sull’altra auto, una Fiat Punto, Rosario Lo Re, 73 anni, e Maria Ciaccio, 71 anni, di Roccamena.