Il Pil italiano nel 2013 ancora in calo dell’1,9% | Anche la disoccupazione continua a crescere

di Alessandro Amato

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Il Pil italiano nel 2013 ancora in calo dell’1,9% | Anche la disoccupazione continua a crescere

| martedì 19 Novembre 2013 - 16:58

Arrivano le nuove stime dell’Ocse sull’andamento dell’economia. La stima per il Pil italiano nel 2013 è ancora negativa, ma che punta al rialzo per il prossimo anno. La previsione per quest’anno, nel confronto con il semestre scorso, è passata da un calo del 1,89 per cento a uno del 1,9 per cento, mentre quella per il prossimo anno varia dallo 0,5 per cento allo 0,6 per cento. L’unico paese del G7 ancora in recessione, si legge quindi nel rapporto Ocse, risulta essere l’Italia.

Per le analisi Ocse nel Belpaese “la ripresa prevista potrebbe essere ostacolata se le condizioni del sistema bancario – si legge nel rapporto – restringeranno il credito e interromperanno il normale ciclo degli investimenti”. In Italia, spiega l’organizzazione nell’Economic outlook, ”il prestito bancario ha continuato a contrarsi, in parte a causa della domanda ridotta di credito. Ciononostante, i tassi d’interesse applicati sono significativamente più elevati che in alcuni altri Paesi dell’eurozona, cosa che suggerisce che anche la disponibilità di prestiti sia limitata, riducendo gli investimenti e forse i consumi”.

Il futuro dell’eurozona e la ripresa delle varie economie nazionali, secondo l’Ocse, è “rallentata e disomogenea” e questo renderebbe necessario effettuare “ulteriori aggiustamenti durevoli e simmetrici attraverso riforme dei mercati di prodotti e lavoro”, in tutti i Paesi che siano in debito o in surplus. Per il 2013, quindi, l’Ocse ha una previsione di recessione, anche se lieve, con – 0,4 per cento sul Pil, mentre la crescita è attesa per il 2014, dove si prevede l’1 per cento, e per il 2015, quando è previsto di vedere una crescita di oltre un punto e mezzo percentuale. L’organizzazione internazionale spinge e auspica affinché ci sia  ”una liberalizzazione dei servizi in Germania, che rafforzerebbe e ribilancerebbe la domanda”.

In Italia, nonostante il miglioramento sul fronte del deficit nel 2013, il rapporto debito-Pil è ancora in aumento. Secondo l’Ocse quindi “ci sarà bisogno di una stretta di bilancio intensa almeno quanto programmato nel 2014-15”. Per l’Ocse, il deficit dell’Italia si abbasserà dal 3 per cento nel 2013 al 2,8 per cento nel 2014 e al 2 per cento nel 2015. Sarà il debito italiano che continuerà a crescere: Il debito continuerà invece a crescere, dal 132,7% del Pil nel 2013 e al 133,2 per cento nel 2014, e solo nel 2015 comincerà a calare, al 132,6 per cento.

In crescita anche la disoccupazione che crescerà anche nel 2014 crescendo, leggermente,  dal 12 per cento al 12,1 per cento. Lo stesso vale per l’Italia dove la percentuale di disoccupati crescerà al 12,1 per cento nel 2013 e al 12,4 per cento nel 2014. Un picco, sempre secondo i dati Ocse, dovrebbe realizzarsi nel secondo trimestre del 2014, con una successiva e progressiva diminuzione  livelli, comunque, molto lenti. Un tasso di disoccupazione più alto in Italia rispetto a tutto il resto dell’eurozona dove il tasso di disoccupazione è del 11,8 per cento, mentre quello italiano si assesta al 12.1 per cento.

 

 

 

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