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Messina (Idv) polemizza con il ministro Saccomanni | “Occorreva vendere i titoli di stato confiscati alla mafia”

La vendita di alcuni titoli di stato confiscati alla mafia avrebbe potuto evitare l’aumento dell’Iva: lo afferma il segretario nazionale di Idv, Ignazio Messina, a Palermo per una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni.

Messina lancia un disegno di legge di iniziativa popolare per l’utilizzo dei beni confiscati alla mafia e spiega in modo pratico cosa potrebbe succedere.

Il testo, ancora in preparazione, in collaborazione con l’Agenzia nazionale dei Beni confiscati, prevede, tra l’altro la messa in vendita dei beni residuali ovvero tutti quelli che non vanno ai comuni, agli enti locali o alle associazioni.

L’intero valore dei beni ammonta a circa 80 miliardi di euro, se riuscissimo a venderne anche il 30% avremmo circa 24 miliardi in cassa”, sostiene il segretario Idv “Sarebbe una boccata di ossigeno per i conti dello Stato”.

Tra le proposte del ddl, la vendita di circa 2 miliardi di euro in titoli di stato che sono stati confiscati. “Potrebbero essere incassati immediatamente”, spiega Messina che poi bacchetta il ministro dell’economia: “Se Saccomanni lo avesse fatto ci avrebbe risparmiato l’aumento dell’Iva”.

“Chiederò un incontro al presidente del Consiglio”, annuncia poi il leader Idv, “perché queste istanze possano essere accolte”. La vendita avverrebbe sempre da parte della agenzia dei beni confiscati “con tutti i paletti possibili per evitare che i beni possano andare nuovamente alla mafia”, ha concluso Messina, “nel caso sarebbero di nuovo confiscati”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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