Assassinato dopo una lite per un debito | Il figlio è ancora in gravissime condizioni

di Redazione

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Assassinato dopo una lite per un debito | Il figlio è ancora in gravissime condizioni

| martedì 19 Novembre 2013 - 21:01

Si versa sangue nelle strade di Castellammare di Stabia. Luigi Belviso è stato ucciso a colpi di pistola in via Pietro Carrese, le auto della polizia e dei carabinieri sono arrivate immediatamente sul posto. Luigi Belviso aveva 48 anni ed insieme a lui è stato colpito anche il figlio, Francesco Belviso di 20 anni. Dopo l’agguato i due uomini sono stati trasportati all’ospedale San Leonardo di Castellammare, qui è morto Luigi Belviso, mentre il figlio verserebbe ancora in gravi condizioni.

Luigi Belviso era cugino di Salvatore Belviso, l’ex braccio destro del boss del clan D’Alessandro, Vincenzo D’Alessandro. Salvatore Belviso era collaboratore di giustizia, ed è ritenuto uno dei quattro killer di Gino Tommasino, il consigliere comunale del Pd della cittadina campana ucciso in un agguato mentre si trovava con suo figlio in auto il 3 febbraio del 2009.

Dai primi momenti si pensava che la pista fosse quella camorristica, invece, stando alla ricostruzione degli inquirenti si tratterebbe di una lite esplosa e degenerata per via di un debito non pagato. La tragedia si è consumata in una zona molto frequentata a poche decine di metri da un supermercato. La polizia ha fermato e interrogato un persona, ma è subito stata esclusa la possibilità che si potesse trattare dell’assassino di Luigi Belviso.

Sembrerebbe che la lite nascesse da una prestazione di lavoro come badante che la moglie della vittima aveva effettuato per l’omicida. Alla donna però non sarebbe stato corrisposto il denaro e da qui lo scoppio della lite che sarebbe degenerata fino all’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco che hanno poi ucciso Luigi Belviso e ferito il figlio Francesco.

 

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