Sono già dodici i morti per lo spaventoso ciclone che si è abbattuto sulla Sardegna. Il tragico bilancio purtroppo potrebbe diventare ancora più pesante nelle prossime ore. Il forte maltempo, infatti, rende incalcolabile il numero dei dispersi, così come non si contano gli sfollati.
Otto le vittime in Gallura: una donna e la figlia, a bordo di una Smart, sono state trovate morte all’interno della propria auto che mentre attraversava un ponte è stata travolta da un’ondata. Un uomo è morto invece a causa del crollo di un ponte. Sono segnalati anche alcuni dispersi con la Protezione Civile che è già stata allertata.
Una donna, Vannina Figus, è morta annegata nell’allagamento della propria abitazione di Uras, mentre un agente di polizia ha perso la vita nel crollo di un ponte tra Oliena e Dorgali, stava scortando un’ambulanza. Salvi per miracolo i tre colleghi. Tragica fine anche per un’anziana donna in sedia a rotelle, sola in casa, è rimasta intrappolata all’interno della propria abitazione a Torpè.
Altre tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare sono rimaste uccise nel crollo di un ponte a Telti.
L’emergenza ha comunque coinvolto ogni provincia dell’isola e si è aggravata nel pomeriggio, visto i forti venti e le piogge che hanno sferzato senza sosta il territorio sardo. Intasati i centralini di vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale. Decine i salvataggi portati a termine finora. E le previsioni meteo non sono confortanti. Previsti, infatti, ulteriori nubifragi nel corso della notte, per questo è stata disposta la chiusura di diverse strade. Alto anche il rischio di fulmini, sull’isola se ne sono abbattuti già 10mila solo oggi.
Si registrano rischi di esondazioni dei corsi d’acqua e diverse sono le unità di crisi istituite sul territorio. Nella zona di Villacidro, San Gavino e Siliqua, sgomberate case e aziende. Incalcolabili i danni, specie alle aziende agricole, con allevatori che hanno perso intere graggi. Ma la minaccia che sta sconvolgendo la Sardegna rischia di travolgere anche la penisola. La protezione civile di Roma ha già diramato l’allarme per una possibile esondazione del Tevere, mentre piogge e vento forte stanno già sferzando parte del Centro-Sud.
Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, domani visiterà le zone più colpite, in Gallura, in sopralluogo. Franco Gabrielli, capo della Protezione, ha convocato urgentemente a Roma il Comitato operativo di Protezione civile per fare il punto della situazione, non prima di aver intrattenuto una lunga telefonata con il premier Enrico Letta. Quasi impossibile, al momento, raggiungere o lasciare l’isola.