Giuseppe Civati non le manda a dire. Oggi sul sul blog ha pubblicato un post in cui precisa la sua posizione su temi caldi dell’attualità politica, dall’Imu al Alfano, passando per il caso Cancellieri per cui il candidato alle primarie del PD presenterà martedì una mozione di sfiducia.
Ma ecco cosa ha scritto Civati:
“La cosa che ancora mi sorprende – oltre alle incredibili falsità che alcuni colleghi deputati raccontano su di me presentando la loro mozione (sono soprattutto i cuperliani e soprattutto in Emilia-Romagna) – è che io sarei quello strano del Pd perché dico certe cose. Il bello è che le dicono e dichiarano tutti, solo che poi cambiano idea.
Vi faccio alcuni esempi, oltre a quello da cui siamo partiti: mai con il Pdl. Lo dicevano tutti, salvo rare (anche se significative) eccezioni. Infatti non siamo andati con il Pdl, giusto? E chi è rimasto a pensare la stessa cosa è un eretico. Già.
Prendete il caso Alfano: D’Alema, Finocchiaro e Cuperlo avevano fatto capire che si auguravano le dimissioni o un passo indietro per via del pessimo episodio kazako. Poi al Senato il gruppo votò blindato per salvare Alfano. E chi ribadì in occasione di quel voto le ragioni espresse dai suddetti fu bollato come dissidente.
Prendete l’Imu: tutti dicevano che toglierla (sospenderla) tutta quanta era sbagliato e che si dovevano fare differenze. Poi l’abbiamo sospesa per tutti, e nessuno ha fatto una piega. Nonostante le dichiarazioni dei giorni e delle ore precedenti. Adesso ci sono problemi di copertura e pure la Commissione Europea, che dovrebbe essere super-entusiasta di questo governo, fa sapere che non si fida. Una vera sfortuna.
Prendete il caso Cancellieri: tutti e quattro i candidati hanno fatto capire che avrebbe dovuto dimettersi lei, per toglierci dall’imbarazzo. Però non pare rilevante ai fini della scelta del Pd dei prossimi giorni. Eppure altri candidati sono dotati di centinaia di parlamentari. Ma non fa niente. Se cambiano idea, lo fanno per il bene del partito. E immagino anche dei suoi elettori.
Siccome il Pd dice di non poter ‘sfiduciare’ il ministro Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5s, segnalo che ne possiamo presentare una noi. Martedì presenterò un testo all’assemblea del gruppo. Così la smettiamo con l’ipocrisia di chi parla di motivi di opportunità politica senza fare nulla di concreto.
Lo stesso succede con il Mattarellum: il governo e la segreteria del Pd ci convinsero a votare contro la mozione Giachetti, molti deputati ritirarono la loro firma, poi gli stessi che ci invitarono a votare contro noi stessi cambiarono idea e adesso leggo sui giornali che i loro candidati alla segreteria sono favorevoli al ritorno al Mattarellum.
La cosa che mi chiedo è molto semplice: se le mie sono posizioni da dissidente e da eretico, perché prima le assumono tutti quanti e poi le scaricano con fastidio, se non con disprezzo?
Perché mi pare che quelli che sono strumentali sono piuttosto gli incoerenti, e non quelli che prendono una posizione parecchio scomoda (come potete immaginare), oggetto di scherno da parte dei colleghi anche in sede congressuale, e la tengono fino alla fine.
Gli altri dicono le stesse cose, poi fanno il contrario. A me pare peggio. E sinceramente penso che #anchebasta prendere per il culo gli elettori. Prendete in giro me, fatelo con presunzione, da spudorati quali siete. Ma lasciate stare gli elettori, che sono già parecchio provati”.