Lo scatto felino con cui Girolamo Archinà tolse il microfono al giornalista Luigi Abbate mentre faceva una domanda al patron dell’Ilva Emilio Riva è stata l’oggetto della conversazione telefonica tra il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il portavoce dell’Ilva. La risata di Vendola ha indignato gran parte dell’opinione pubblica, ma lui si scusa e si difende.
“L’unica cosa di cui mi vergogno davvero è di aver riso in quel modo di un giornalista che faceva il suo mestiere, a cui chiedo scusa”, twitta il leader di Sinistra, ecologia e libertà, che però non ci sta a passare per insensibile. “Non permetterò mai a nessuno di sollevare dubbi sulla mia onestà e di manipolare in modo volgare e strumentale la realtà”.
Unica cosa di cui mi vergogno davvero è di aver riso in quel modo di un giornalista che faceva il suo mestiere, e a cui chiedo scusa #ilva
— Nichi Vendola (@NichiVendola) November 16, 2013
Quella con Archinà sarebbe stata una telefonata con “tono goliardico“: Vendola ha chiamato il giornalista Abbate per scusarsi e avrebbe sottolineato che la stampa “non deve essere mai sottoposta a censure di vario tipo”. Lo ha svelato all’Ansa il giornalista di Blustar Tv, che ha affermato: “Non metto in dubbio il suo rispetto verso la libertà di stampa, ma il più bel regalo e la più bella forma di scuse sarebbe quella di sostenere nei fatti la sanità tarantina”.