Una marea di persone ha invaso piazza del Plebiscito a Napoli per manifestare contro il biocidio in Campania. In tutto 100 mila persone , secondo gli organizzatori, (30 mila secondo la questura) hanno sfilato per le vie del centro dalle 14.30. Cittadini che provengono da molte parti di Italia. Da tutto il corteo si sente urlare “Stanno ammazzando la Campania”.
La mamma di una ragazza di 27 anni morta di tumore, intervistata da Rainews24 non ha dubbi: il cancro allo stomaco che in sei mesi si è portato via la figlia “è stato causato dall’inquinamento”. “Non ce la facciamo più – ha continuato la donna – solo nel mio palazzo ci sono state 5 morti a causa di tumori”.
Attimi di tensione quando il gonfalone del Comune di Napoli è stato portato alla testa del corteo. Gli organizzatori avrebbero infatti allontanato gli addetti del Comune chiedendo loro di rimanere insieme a quelli degli altri enti locali. Partecipano in veste di cittadini anche alcuni assessori comunali, tra cui il vicesindaco Tommaso Sodano, il leader della Fiom, Maurizio Landini, e il cantante Nino D’Angelo. Alcuni studenti dell’area della cosiddetta Terra dei fuochi sfilano con i prodotti tipici dell’agro casertano. “Non vogliamo morire soffocati dalla spazzatura e dai rifiuti tossici del nord”, grida una signora che arriva da Giugliano insieme con altri rappresentanti del comitato “No inceneritore”.