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Pdl Sicilia, Misuraca alla guida delle “colombe” | “Non ci piacciono gli estremismi”

Ripercussioni anche in Sicilia per la rottura che si è consumata ieri nel Pdl tra Silvio Berlusconi e il suo “delfino” Angelino Alfano, a capo dei ribelli governativi. “Tutti noi, insieme al ministro Alfano – scrive su Facebook il parlamentare e coordinatore siciliano del Pdl Dore Misuraca – abbiamo tentato sino alle fine di mantenere il nostro partito coeso e forte. Ritengo che i veri eredi degli ideali e dei valori di Forza Italia siamo noi, non avvezzi ad estremismi e soprattutto saldi con la mente, il cuore ed entrambi i piedi nel centrodestra”.

Secondo Misuraca, che con Giuseppe Castiglione guidava la formazione nell’Isola (almeno fino alla cancellazione delle cariche interne decisa dal Cavaliere in vista del Consiglio nazionale e della nascita della nuova Forza Italia), gran parte del partito siciliano sta dalla parte delle cosiddette “colombe” che vogliono continuare a portare avanti l’esperienza delle larghe intese alla base del Governo Letta. Una sorta di chiamata alle armi, dunque, dopo che nei giorni scorsi a muoversi è stato Gianfranco Miccichè, pronto a riprendersi la leadership nell’Isola, ‘soffiatagli’ anni fa da Angelino Alfano.

Di diverso avviso il senatore del Pdl Vincenzo Gibiino: “Forza Italia rinasce grazie a Berlusconi, guida illuminata che ha deciso di continuare a battersi per il bene di tutti noi”. “Fi – prosegue il parlamentare – non è stato e mai sarà un partito tradizionale, bensì un movimento vivo, fatto di donne e uomini che vogliono un Paese migliore, moderno e democratico. Il nostro leader scende ancora in campo per il bene del Paese, a noi il compito di seguirlo e sostenerlo per raggiungere l’obiettivo più importante, la libertà”.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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