La partita del Muos non é ancora chiusa. Nei giorni scorsi il ministro della Difesa Mauro – non nuovo per il suo legame con gli Stati Uniti – aveva lanciato segnali contrastanti sulla competenza istituzionale sul sistema satellitare Usa a Niscemi. Il governatore della Regione Siciliana Crocetta adesso però si spazientisce e chiede chiarimenti sull’affermazione del ministro: per Mauro infatti la competenza è della Regione e questa “ha già deciso”.
“Le sue affermazioni sono in contrasto pieno con la lettera che ella, alla vigilia della revoca per il parere di valutazione ambientale negativo che la Regione aveva richiesto, mi ha inviato”, tuona Crocetta in una missiva inviata al ministro della Difesa. La lettera di cui parla il presidente della Regione siciliana affermava che “il Muos è opera di interesse strategico nazionale e contrasta ulteriormente con gli atti formali del suo ministero che si è costituito parte civile nei confronti persino della Regione siciliana, per rivendicare indennizzi milionari a causa dell’interruzione dei lavori a partire”.
Da anni i comitati e i cittadini si battono contro l’installazione del Muos per i presunti rischi sulla saluta pubblica causata dalle onde elettromagnetiche trasmesse dall’antenna. Adesso forse c’è uno spiraglio per la loro causa: la Regione potrebbe decidere di revocare l’autorizzazione ad installare il dispositivo e la minaccia stavolta arriva proprio da Crocetta. “Se le sue parole dovessero essere corrispondenti alla posizione ufficiale del suo dicastero – scrive il governatore siciliano – la invitiamo a inviare proposta ufficiale con la quale dichiara di competenza esclusiva della Regione siciliana l’istallazione Muos di Niscemi, il ritiro di tutti i procedimenti pendenti avviati dai vari tribunali siciliani di opposizione al Muos e la rinuncia a ogni risarcimento danni in caso di revoca da parte della Regione per l’installazione del Muos”.
Crocetta infine ricorda che se il governo abbandonerà qualsiasi tipo di interesse sulla vicenda, consentirà “così al governo siciliano di poter approvare una legge che permetta di vietare nel territorio dell’isola, tutte le istallazioni di rilevanti emissioni elettromagnetiche. Sarà per me e per i siciliani un giorno di festa e di gioia, dopo mesi di terribili pressioni, al limite della sopportazione, effettuate dai due governi italiani che si sono succeduti nell’ultimo anno, per amore della verità”.