Dopo aver assediato i locali del Polididattico, edificio molto simile strutturalmente ad un aeroporto, e distribuito riproduzioni di carte d’imbarco per simboleggiare un’università quale luogo di passaggio in cui conseguire semplicemente la laurea ma da cui occorre subito fuggire perché sprovvista di luoghi di socialità e discussione, gli studenti universitari del Collettivo universitario autonomo hanno occupato un edificio inutilizzato all’interno della cittadella universitaria per farne una Biblioteca autogestita.
“L’Università è ormai un ‘laureificio’ ad uso aziendale – afferma Matteo Lorenzoni, portavoce del Collettivo universitario autonomo – dove importa solamente stare nei tempi imposti per andare avanti, un sistema basato puramente sul merito quando il sapere dovrebbe essere auto-formazione e sviluppo di criticità; ma chiariamo che anche l’attenersi a questo percorso non dona alcuna certezza per il futuro, vista la precarietà diffusa nel mondo della metropoli”.