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Lo Bello ai giovani catanesi: “Dovete cambiare questa terra”

“Nella scorsa legislatura abbiamo perduto circa 5-6 miliardi di investimenti. Oggi siamo in una fase totalmente nuova, è finito un mondo”. Sono parole del vicepresidente per l’Education di Confindustria Ivan Lo Bello, oggi alla XX edizione di Orientagiovani a Catania.

“Veniamo da una stagione precedente che non è stata brillante per la Sicilia. Si sono paralizzati tutti gli investimenti interni ed esteri.  Abbiamo ridotto la spesa pubblica e oggi siamo in una fase totalmente nuova e se cominciamo a mettere in campo l’idea che la ricchezza la producono lavoratori e aziende e non la spesa pubblica, le clientele e tutte quelle forme di assistenzialismo che ha distrutto la Sicilia, possiamo andare lontano”. Anche se “probabilmente l’anno prossimo avremo nell’Isola un’ulteriore recessione”.

Lo Bello si è poi rivolto ai giovani, a cui era dedicato l’appuntamento catanese. “I giovani possono cambiare il Paese e devono avere la consapevolezza e la capacità di cambiare anche la terra di Sicilia”. “Studiare è avere futuro – ha continuato Lo Bello – perché studiare è un elemento fondamentale per avere un futuro e il percorso di studio può cambiarlo questo futuro. I giovani siciliani sono tutt’altro che scoraggiati e passivi. Viviamo in una terra in cui è costante il pericolo per le nuove generazioni di finire nel sommerso welfare della mafia. Eppure con la disoccupazione che c’è i giovani resistono, reagiscono e si danno da fare e spesso sono loro a dare un esempio agli adulti. I nostri ragazzi sono bravissimi”.

“Ci siamo comportati da cicale per tanti anni, adesso abbiamo dovuto mettere mano ad una riduzione del nostro debito ma questo non e sufficiente”. Ha detto il presidente Confindustria Giorgio Squinzi nel suo intervento ad “Orientagiovani”. “Abbiamo un carico fiscale elevatissimo – ha aggiunto –  il numero uno degli Industriali -, gli italiani hanno dimostrato di essere un popolo paziente che ha accettato questo carico fiscale senza neanche grandissime reazioni. Il problema e’ adesso quello di ricreare le condizioni per la crescita”.

“I giovani sono la speranza principale del nostro Paese”.Ha poi sottolineato il presidente di Confindustria. “Siamo penalizzati da un tasso di disoccupazione giovanile estremamente elevato – ha aggiunto Squinzi -, dobbiamo batterci per risolvere questo problema e c’e’ una sola strategia per farlo ed e’ quella di ritrovare la crescita. Se saremo capaci di ritrovarla, automaticamente il problema della disoccupazione in generale e in modo piu’ specifico quella delle disoccupazione giovanile sara’ immediatamente risolto. Le nostre imprese, quelle che esportano, hanno comunque retto facendo sacrifici”.

“Quella di Parmitano è una storia di successo – ha continuato Squinzi – Sicuramente nel nostro Paese vi sono delle risorse straordinarie e soprattutto la materia grigia che c’e’ nella testa degli italiani è una materia prima di altissima qualità’. La vicenda dell’astronauta e’ una conferma che ci sono tanti italiani che si sanno fare onore nel mondo”. ha continuato Squinzi in merito al video messaggio che l’astronauta catanese Luca Parmitano ha rivolto ai giovani che partecipano al convegno organizzato da Confindustria per la prima volta nel capoluogo etneo.

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