Vizi, donne, soldi dilapidati come se piovesse. Mike Tyson si racconta senza risparmiarsi nella sua autobiografia pubblicata ieri. “The Undisputed Truth”, questo il titolo del libro, racconta tutta l'”indiscussa verità” sui suoi anni da pugile professionista. E non lesina aneddoti, dentro e fuori dal ring.
Racconta di come avrebbe voluto “ammazzare Evander Holyfield” in quella sera in cui se la cavò con un solo pezzo d’orecchio staccato in quanto “completamente fuori di sé”. O di come usasse un pene finto riempito di urina pulita per eludere i controlli antidoping, trucco quest’ultimo ben conosciuto nell’ambiente sportivo. Per non parlare delle sue relazioni turbolente con le donne. La prima moglie Robin Givens è stata trovata a letto con Brad Pitt, la reginetta di bellezza Desiree Washington lo accusò di stupro nel 1991 per il quale fu condannato a 10 anni di carcere e, sempre secondo i suoi racconti, le donne facevano la fila per incontrarlo in carcere e far sesso con lui.
Tyson non ha lesinato nemmeno i dettagli relativi all’allegra gestione del suo patrimonio. Più di 300 milioni di dollari letteralmente buttati via in una corsa verso l’abisso che lo vedeva andare ogni giorno più veloce. Il ring e la boxe come unica via d’uscita dal baratro che sembrava attrarlo come un magnete. Una strada che non lo ha comunque salvato vista la bancarotta dichiarata nel 2003 e i vizi abituali nei quali è ricaduto periodicamente. Una vita da film che ha raccontato senza filtri e che adesso sarà a disposizione di chiunque voglia leggere le imprese di Iron Mike.