Confindustria non arretra sulla legge di stabilità. Lo ribadisce il presidente degli industriali Giorgio Squinzi in occasione del convegno Ri-progettare l’Italia a Roma: “Il nostro giudizio non è del tutto positivo. Ci aspettavamo molto di più in termini di misure per la crescita”. Nonostante sia chiara l’importanza di portare l’Italia sotto il 3%, gli emendamenti presentati al Senato “non sono un segnale positivo. Confidiamo che si possa fare di più: servono più risorse e più coraggio”.
Per riuscire nell’obiettivo, per Squinzi si dovrà ottimizzare la spesa pubblica: “Fondamentale puntare sulla spending review in modo più serio e puntuale. Solo così si possono reperire risorse senza ricorrere a nuove tasse”. Proprio le tasse avrebbero infatti afflitto il paese negli ultimi anni: “Gli italiani sono un popolo paziente che si è lasciato martoriare da un carico fiscale senza pari al mondo”.
Al momento il numero 1 di Confindustria non vede nessun cambio di rotta per le infrastrutture, con stanziamenti fermi e nessuna inversione di tendenza: “Sicuramente ci sarà un cambio di tendenza, spero in tempi rapidi. Abbiamo bisogno di stabilità politica, il problema è l’instabilità politica, non i fondamentali del paese”.