Laura Pausini festeggia i suoi vent’anni di carriera con un nuovo album, disponibile già da ieri nei negozi. S’intitola “20 – The Greatest Hits” e raccoglie in due cd 38 brani che le hanno fatto conquistare il successo internazionale, tra cui tre inediti. E’ stato presentato ieri stesso all’Hotel Armani e in linea con il dress code, la cantante romagnola ha indossato un total black dell’omonimo stilista. “Buona sera sono Laura Pausini, sono nata in Romagna il 16 maggio 1974 dall’amore tra Fabrizio e Gianna Pausini. Da loro, ho imparato valori che ancora oggi – dopo 39 anni – sono fondamentali nella mia vita, per esempio l’amore spassionato e gratuito che mi ha resa ciò che sono”. Si è aperta così la presentazione di ieri.
Per il nuovo album l’artista si è regalata una serie di nuove importanti collaborazioni: tra cui Morricone, Marc Anthony e Lara Fabian. Ed è in merito a questo che ha affermato : “Ho chiamato il maestro Morricone e gli ho detto di fare de “La solitudine” – canzone a cui tengo particolarmente – quello che voleva. “Se fué” è la versione latino americana di “Non c’è”, lui mi ha insegnato a cantare la salsa e si è occupato dell’area giramento. Con la mia amica Lara abbiamo pensato invece a una versione francese di “Io canto” ed è così che è nata “Je Chante”.
La cantante mostra anche abbastanza soddisfazione per i suoi tre inediti che compongono l’album, facendo dei ringraziamenti particolari a Virginio Simonelli per aver scritto il testo di “Limpido” e Niccolò Agliardi per “Se non te”, precisando “ io non sono una cantautrice e i miei autori in questo danno grande sostegno”. Circa il brano cantato insieme a Kylie Minogue ha dichiarato di aver scelto questa collaborazione per la totale diversità che sia dal punto di vista stilistico che caratteriale contraddistingue la cantante. “Da una così ho tanto da imparare”, ha affermato la cantante.
In merito all’idea di fare un disco con i migliori pezzi ha affermato: “Mi hanno detto che non sarebbe potuto diventare un prodotto per tutti, così ho tolto delle canzoni e ho lasciato quelle che sono davvero delle hit, includendo i primi due singoli di ogni album e i più suonati dalle radio. Mi sono resa conto inoltre che avevo fatto dei duetti che non potevo non mettere, duetti che mi hanno proprio cambiato dal punto di vista vocale, come quello di Michael Bublé. Un insegnamento così interessante a tal punto da voler fare qualcosa del genere anche io. Ho ricantato le canzoni più vecchie, per una ragione cronologica per cui desideravo spiegare cosa ho imparato in 20 anni”.