“Ho finito di navigare” così diceva, mentre la nave andava giù, Francesco Schettino, almeno secondo quanto dice Stefano Iannelli, l’allievo ufficiale di coperta chiamato a testimoniare al processo che vede il comandante imputato per il disastro della Costa Concordia. “Saltò sul tetto di una scialuppa al ponte quattro”, che di lì a breve sarebbe stato sommerso dalle acque del Tirreno.
“Sul lato di dritta era stata formata una catena umana, – racconta l’ufficiale – per non scivolare, io facevo parte del team di soccorso Tango India e intervenimmo su almeno cinque infortuni”. Poi la situazione che sfugge di mano, la nave si arena, si piega, e Schettino che sale, sempre secondo quanto riporta l’ufficiale, sulla scialuppa. Prima ancora dello stesso Iannelli e di alcuni membri dell’equipaggio, quando alla loro vista non appariva nessun passeggero.