Le sedici famiglie sgomberate da via Calvi hanno occupato il complesso monastico di Santissima Maria della Pietà in via Alloro. Con il supporto dei giovani del centro sociale Anomalia, una trentina di persone sono entrate nella struttura per farne la loro nuova abitazione. L’edificio fu chiuso circa tre anni fa e da quel momento non è stato più utilizzato.
“Dopo esser state sgomberate dalle proprie abitazioni in nome di un concetto di legalità che ha ritenuto corretto far trascorrere a genitori e figli tre notti all’addiaccio in piazza Pretoria – dice Emiliano Spera, portavoce centro sociale Anomalia – senza essere nemmeno ricevute dal sindaco le famiglie di via Calvi hanno occupato lo scorso 1 novembre una palazzina totalmente abbandonata di proprietà della curia palermitana. Occupazione che ha permesso una risoluzione temporanea del problema”.
“Inoltre, avendo testato due giorni fa il fallimento di un incontro con l’arcivescovo Romeo – prosegue – che ha affermato di non poter accettare la loro proposta di sfruttare gli immobili della chiesa liberi e non utilizzati, le famiglie hanno continuato a vivere, in condizioni di estrema precarietà, all’interno dello stabile di piazza Verdi. Portati allo stremo fisico e psicologico hanno deciso oggi di occupare l’istituto scolastico e complesso monastico di Santissima Maria della Pietà”.