L’ambasciata italiana a Manila è riuscita nella notte a contattare tre italiani di cui non si avevano notizie dopo il passaggio del tifone Haiyan nelle Filippine, e i tre stanno bene. Lo ha riferito il vice ministro degli Esteri, Marta Dassù. All’appello però mancano ancora nove connazionali.
“Siamo riusciti a contattare tre persone e questo è un dato positivo”, ha detto la Dassù. Gli italiani che mancavano all’appello erano una dozzina, anche se la Dassù ha precisato che quel numero fa riferimento solo ai connazionali iscritti nel Registro degli Italiani all’estero. “C’e un problema di contattati e accesso all’area più colpita ed è anche molto difficile approntare un piano di aiuti”. In queste ore l’ambasciata italiana a Manila e l’Unità di Crisi della Farnesina continuano a lavorare per trovare gli altri: “Stiamo facendo di tutto”, ha detto la Dassù.
Il tifone Haiyan intanto è arrivato sul Vietnam e sulla Cina. Oltre un migliaio di persone, tra studenti e insegnanti di una scuola media del sud-ovest della Cina, sono rimasti intrappolati nell’edificio scolastico da un’inondazione provocata dal passaggio del tifone. L’acqua ha raggiunto il metro e mezzo di altezza, e il personale e gli studenti della scuola sono stati sistemati ai piani superiori dell’edificio. Nella sola regione del Guangxi, a 24 ore dal suo arrivo, il passaggio di Haiyan ha provocato un morto, il crollo di 250 abitazioni e l’evacuazione di 25 mila persone. Il bilancio delle vittime del passaggio del tifone in Cina è invece di 7 persone, mentre i soccorritori nel Guangxi sono alla ricerca di quattro dispersi finiti nel fiume Daliao dopo che un risciò è stato travolto dai fortissimi venti.