“La Repubblica islamica dell’Iran non ha mai piegato e non piegherà mai la testa a nessun potere. Abbiamo detto alle controparti negoziali che pressioni e umiliazioni non sortiscono effetti”. Netta la posizione del presidente iraniano Hassan Rohani di fronte alle minacce di sanzioni delle organizzazioni internazionali.
Nessun accordo sul nucleare è stato raggiunto, dunque, nel corso degli incontri di Ginevra, anche se il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha detto: “Passi avanti sono stati fatti nei rapporti con Teheran”.
“Nessuno può sorpassare la linea rossa – ha detto ancora Rohani. – Il diritto della nazione iraniana è la nostra linea rossa. L’interesse nazionale è la nostra linea rossa. I diritti includono i diritti nucleari nel quadro della legge internazionale come l’arricchimento sul suolo iraniano”.
Più ottimista il rappresentante della Gran Bretagna. “L’accordo tra l’Iran e il 5+1 sul programma nucleare di Teheran è sul tavolo ed è possibile concluderlo”, ha detto il ministro degli Esteri britannico, William Hague, dopo la tre giorni di negoziati. “Dobbiamo cogliere il momento”, ha aggiunto Hague.