“Il cittadino Silvio Berlusconi ha ancora delle cartucce da sparare, l’ordinamento giuridico italiano prevede ancora delle possibilità per il cittadino Berlusconi, il caso non è chiuso”. Queste le parole del vicepremier Angelino Alfano ospite di Maria Latella su Skytg24: “Mi auguro che Berlusconi non sia sottoposto alla decadenza” per colpa della legge Severino, “ma in tutti i casi arriverà l’interdizione”, dice Alfano.
“Noi siamo convinti che il presidente Berlusconi abbia preso la strada giusta nel distinguere” il piano giudiziario dalla vita del governo, osserva Alfano. “Chiederemo al presidente Berlusconi di continuare a sostenere il governo”, aggiunge il vicepremier, “so per certo che nella sua mente, mente di una persona responsabile, alberga forte il senso di responsabilità nei confronti del Paese”.
Elezioni anticipate? “Sarebbero un danno per l’Italia non solo per noi, la crisi è drammatica, non possiamo andare alle urne in questo modo, magari rischiando di ritornare al governo con il Pd”, aggiunge il vicepremier. “Perché far cadere il governo se non diciamo qual è la prospettiva per il centrodestra? Ma dov’è la strategia?”, si chiede Alfano.
“Sono convinto che nel 2014 verrà data a Berlusconi la possibilità di rivalersi nei confronti di questa ingiustizia“, dice poi Alfano. – “Lavoreremo fino all’ultimo istante per non spaccare, non è stato ancora deciso nulla. Ancora si può lavorare per l’unità. Abbiamo la possibilità che nel 2014 Silvio Berlusconi possa dimostrare la propria innocenza e poi possa essere candidato più avanti, nella tornata elettorale successiva. Noi abbiamo un leader che dovrebbe fare il senatore a vita per la sua carriera di imprenditore, come uomo di sport e per aver governato l’Italia”.
“Ho sempre riconosciuto la leadership di Silvio Berlusconi. Non so cosa accadrà se Berlusconi vorrà far cadere governo”. In quel caso “avremmo un governo ancor più di sinistra. Noi, invece, – aggiunge Alfano – siamo scudo nei confronti delle politiche della sinistra”. Alfano si dice “perplesso” sulla possibilità di un decreto sulla legge elettorale”. Poi si riferisce di nuovo a Berlusconi che, a suo dire, “non può essere paragonato a Grillo. Berlusconi ha governato più di Alcide De Gasperi”.
E sulla legge di stabilità, Alfano ha commentato che “può essere migliorata, non è un Vangelo, penso che si possa trovare una posizione unitaria nel partito. C’è il rischio di avere richieste eccessive per poi far cadere il governo ma questo rischio ma c’è anche per la sinistra”, aggiunge.